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Sconfiggere i superbatteri prendendoli per la gola

Come contrastare i batteri resistenti agli antibiotici

Sanihelp.it – Noi italiani, che siamo 'buone forchette', lo sappiamo bene: resistere alla tentazione di un pasto di qualità è difficile. Tentazione che, a quanto pare, ci accomuna a quei batteri che si stanno rivelando resistenti agli antibiotici. Sì, perché in un recente studio pubblicato su Science Translational Medicine, due ricercatori americani – Pradeep Singh e Christopher Goss – hanno dimostrato che 'prendere per la gola' questi pericolosi microrganismi può essere la mossa giusta per sconfiggerli: i due scienziati dell'Università di Washington hanno infatti provato a ingolosire i batteri con una sostanza che somiglia al loro cibo, ma che una volta ingerita si rivela una sorta di cavallo di Troia, capace di sconfiggerli impedendone la replicazione.


La ricerca si è concentrata in particolare sul batterio Pseudomonas aeruginosa, il quale infetta polmoni, ferite e vie urinarie e risulta particolarmente difficile da debellare per i pazienti già affetti da altri disturbi: fibrosi cistica, cancro o AIDS. Durante le infezioni i superbatteri come questo hanno bisogno di ferro per nutrirsi e replicarsi, sostanza che sottraggono all'organismo che li ospita. I ricercatori hanno allora pensato di nutrirli con gallio, un metallo chimicamente affine al ferro che, tuttavia, non solo non è per loro 'nutriente', ma è anzi dannoso. Questa sostanza distrugge infatti gli strumenti molecolari che i batteri impiegano per produrre nuovo DNA, al fine di replicarsi. Senza un nuovo codice genetico i patogeni non possono moltiplicarsi e l'infezione è debellata. Non solo: in test di laboratorio, i batteri hanno sviluppato resistenza al gallio molto lentamente, e l'efficacia del metallo è risultata potenziata in combinazione con alcuni antibiotici.

Nei test effettuati sui roditori, una singola dose di gallio è riuscita a curare infezioni polmonari letali. Nella fase 1 di un trial clinico su 20 pazienti con fibrosi cistica e infezione di Pseudomonas aeruginosa, il gallio è risultato sicuro e ha migliorato le funzioni respiratorie. I risultati sono incoraggianti, ma occorreranno ulteriori studi per valutare efficacia ed effetti del trattamento.

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