Sanihelp.it – Pasqua è alle porte e nelle tavole di milioni di italiani non mancherà il tipico uovo al cioccolato. Secondo una ricerca del CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), per la scorsa Pasqua è stato stimato un consumo di circa 15 milioni di uova di Pasqua in Italia, che va ad aggiungersi a un generale aumento del consumo di cioccolato pro capite, vicino oggi a 13 grammi al giorno, poco più di un cioccolatino.
Tante sono, infatti, le credenze relative al rapporto tra salute e cioccolato. Per fare ordine in vista delle feste pasquali, Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, con l’aiuto del professor Attilio Giacosa, Gastroenterologo, docente all’Università di Pavia, ha stilato un utile vademecum, sottolineando che, se consumato con moderazione il cioccolato, soprattutto fondente, può essere un alimento alleato della nostra salute. Attenzione però alle quantità. In caso di eccessi è possibile incorrere in problemi come bruciore e acidità di stomaco, comparsa di afte ed emorroidi.
Il cioccolato aiuta a vivere più a lungo? Vero. Una ricerca dell’Università di Harvard, che ha seguito un campione di 7.841 persone di 65 anni per 5 anni, ha riscontrato come coloro che mangiavano cioccolato tre volte al mese vivevano più a lungo (36% di rischio di mortalità in meno) rispetto a quelli che ne facevano a meno. E anche per i più golosi che tendevano a esagerare il vantaggio in termini di rischio di mortalità era presente, seppur più basso.
Fa male al cuore? Falso. Al contrario il cioccolato, grazie alla presenza di flavonoidi ad azione antiossidante, riduce l’ossidazione dei grassi nel sangue, può aiutare a limitare il danno dei radicali liberi sulle arterie, agendo come protettore dei vasi sanguinei e a beneficio del cuore.
Aiuta a combattere la stanchezza? Vero. Il cioccolato contiene sostanze quali la teobromina e piccole quantità di caffeina, responsabili del senso di risveglio che danno il caffè e il tè. 125 grammi di cioccolato darebbero, infatti, tanta caffeina quanto una tazza di caffè. Inoltre, gustare una piccola porzione di cioccolato fondente tre volte a settimana aiuterebbe a ridurre i sintomi della sindrome da stanchezza cronica, agendo come naturale rifornimento di sostanze anti-stanchezza, inclusi alcuni minerali e soprattutto il magnesio e il potassio.
Rovina i denti? Falso. Studi hanno dimostrato che il consumo regolare di cioccolato non crea particolari problemi ai denti, a meno che non si esageri con quelli eccessivamente zuccherati.
È un antidepressivo? Vero. Ricerche accreditano il cioccolato tra gli antidepressivi naturali dal momento che favorisce l’attività della serotonina, un neurotrasmettitore implicato nella genesi del buon umore. La stessa attività antidepressiva potrebbe spiegare il possibile vigore psicofisico che dà il cioccolato.
Fa ingrassare? Falso. È stato dimostrato come il cioccolato, specialmente fondente con un contenuto di cacao superiore al 70%, non solo non faccia ingrassare ma anzi abbia proprietà benefiche da questo punto di vista. Il cacao è, infatti, ricco di teobromina, una sostanza in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre il senso di fame.
Meglio il fondente? Vero. Quello al latte contiene un maggior quantitativo di zuccheri, proteine e grassi, mentre il fondente ha al suo interno una quantità superiore di sostanze benefiche per l’organismo come il magnesio.