Advertisement
HomeTest e psicheEsami di maturità: un sogno frequente per 6 italiani su 10

Esami di maturità: un sogno frequente per 6 italiani su 10

Sanihelp.it – Passano gli anni, eppure quel sogno è ancora lì, non ci abbandona. Una costante che sembra non lasciare il nostro inconscio e che si palesa proprio nel momento in cui abbassiamo il livello di guardia. La maturità rappresenta simbolicamente il passaggio dalla fanciullezza alla vita adulta, chiude l'epoca della spensieratezza e prepara ad affrontare il mondo fuori dalle mura scolastiche e dalle dinamiche che, per quanto complesse, dominiamo da sempre. È quanto rivela un sondaggio del portale Guidapsicologi.it. 


Sognare la maturità avendola già superata se da una parte è rivivere un momento di alto stress e ansie, è anche la conferma che ce la possiamo fare, che davanti alle grandi prove della vita siamo in grado di uscirne vincitori. La maturità porta con sé il peso della scelta (della maturità, appunto) riguardo a che cammino prendere, spesso con la convinzione che questo sia per sempre e che la decisione dell’università o del lavoro, abbia il potere di modellare in modo definitivo il proprio futuro.

La maturità è un momento per mettere alla prova se stesso, ma è al tempo stesso occasione di grande aggregazione e condivisione di paure ed emozioni. È un rito che si ripete ogni anno, uno spartiacque importante che carica di adrenalina e funge da catalizzatore di relazioni. Studiare insieme, ripetere, scambiarsi gli appunti, magari anche qualche risposta, crea una complicità profonda e dimostra come, cooperando correttamente, in gruppo sia possibile funzionare meglio che se ci si concentra solo ed esclusivamente su se stessi.

Oltre a una notte con amici, la notte prima degli esami è una notte insonne. Non a caso per il 70% degli intervistati rilassarsi è impossibile. Non c’è camomilla che basti davanti a questo evento epocale! Insonne e con amici è la formula che meglio identifica la tendenza degli italiani durante intere generazioni.

Per il 64% le prove scritte sono l’ostacolo minore, il vero problema arriva con l’orale. L’idea di trovarsi per la prima volta davanti a una commissione di professori (interni e esterni), pronti a esaminarti, non è rilassante per nessuno. Parlare davanti a un pubblico non è semplice, soprattutto se quel pubblico è lì per valutarti, e se hai la sensazione che da quell’esame orale possa dipendere il tuo futuro. Ridimensionare il momento, per quanto complicato, è la chiave migliore per riuscire a gestire al meglio questa prova. Così come prepararsi ripetendo insieme ai compagni.

Malgrado la carica emotiva di quei momenti, per la maggior parte degli italiani è un bene che si siano conclusi. Alla domanda Rimpiangi quei tempi? il 75% risponde senza esitare Assolutamente no, dichiarando senza mezzi termini il proprio sollievo per aver archiviato una prova così dura.

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...