Sanihelp.it – Cuscini distrutti, mobili rosicchiati, sedie per terra. Eppure è rimasto da solo non più di qualche ora… il problema è molto comune, e le conseguenze sono dispendiose.
Il cane potrebbe soffrire di ansia da separazione e sfogarla sui mobili, oppure non sopportare gli ambienti chiusi e tentare di uscire, prendendosela così con porte e finestre, o semplicemente essere annoiato, nel qual caso non è prevedibile cosa potrebbe puntare.
Se dopo una giornata di lavoro il rientro a casa, che dovrebbe essere foriero di relax, si trasforma in un incubo vedendo la casa ridotta a un campo di battaglia dal nostro cane, è comprensibile che ci si scoraggi e, guardandolo negli occhi, si veda il suo atteggiamento colpevole.
L'ansia da separazione è una patologia comportamentale che può colpire cani di qualsiasi razza, età e sesso e, se ritenuta normale nei cuccioli che devono farsi i dentini, lo è meno in cani adulti.
A volte il proprietario si convince che il cane abbia voluto fare un dispetto, ma non è così! Il problema può essere l’ansia, la noia, la frustrazione, non certo la vendetta.
Sgridarlo a fatto compiuto, anche mostrandogli gli oggetti danneggiati, non lo aiuterà a capire il perché dell’irritazione del padrone, capirà solo che lo si sta sgridando.
A questo punto è d’obbligo una visita da un veterinario comportamentalista, che potrà aiutare a riconoscere l’errore nel rapporto tra cane e padrone. L’importante è seguire attentamente i consigli dell’esperto, senza scoraggiarsi e senza farsi intenerire, ricordando che tutto quello che si fa è per il bene del nostro animale.