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Sport in gravidanza, non tutto è permesso

Sport e fitness

Sanihelp.it – Lo sport in gravidanza è sicuramente da promuovere, in quanto aiuta l’ossigenazione del corpo e mantiene sotto controllo il peso, oltre a limitare i tipici disturbi quali il mal di schiena e la stipsi.


Prima di iniziare, comunque, è bene parlarne col proprio ginecologo, che conosce il quadro completo della salute della futura mamma.

Tuttavia, premesso che, qualsiasi sport una donna incinta scelga, non bisogna esagerare, ci sono degli sport che sono decisamente controindicati, sia per il rischio di cadute, sia per il rischio di scontro fisico.

È meglio evitare, infatti, il calcio, l’hockey, la pallacanestro, il pugilato, che sono sport di contatto, ma anche quelli che espongono a un rischio di cadute, come ciclismo (una biciclettata fatta con calma però va bene), lo sci, l’equitazione, le immersioni, le arrampicate in montagna, il paracadutismo. 

Sarebbe meglio evitare anche il tennis, per il rischio di cadute e per la possibilità di essere centrati da una pallina ad alta velocità.

Tra quelli consentiti, vanno molto bene gli sport acquatici, che riducono il carico sulle articolazioni

Il nuoto, così come acquagym e acquafitness, è infatti indicato anche verso il termine della gestazione.


Lo yoga è perfetto da praticare in gravidanza perché aiuta a stabilire un contatto con il proprio bambino attraverso l’ascolto e il respiro. 

Anche la semplice camminata, se si può chiamare sport, porta diversi benefici: anche mezz’ora  al giorno, con calma, può far sentire meglio la mamma e il bimbo.

Importante è indossare scarpe comode e sapersi fermare se ci si sente stanche.

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