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Dieta? Sana e sostenibile

Sanihelp.it – Prima in Gran Bretagna e da pochi giorni anche in Italia, ha preso l’avvio il progetto europeo SU-EATABLE LIFE.


Per la sua realizzazione Fondazione Barilla  è capofila dell’iniziativa, ma partecipano al  progetto i partner greenApes, Benefit Corporation che fornisce la piattaforma digitale usata per ingaggiare gli utenti nelle mense, la Wageningen University, responsabile insieme a Fondazione Barilla dell’elaborazione dei dati raccolti, e la Sustainable Restaurant Association, partner che supporta lo sviluppo dell’iniziativa in UK.

SU-EATABLE LIFE  si propone di dimostrare ai cittadini che si possono attuare ogni giorno scelte alimentari che siano salutari per la persona e sostenibili per il pianeta.

Per farlo sono stati scelti i cittadini che ogni giorno consumano i pasti nelle mense: si cercherà, perciò, di insistere sui benefici di adottare un regime alimentare sano e sostenibile; di valutare l’efficacia di differenti tipi di interventi pensati per incoraggiare scelte sane e sostenibili, misurandone gli effetti in termini di riduzione dell’impronta di carbonio e dell’impronta idrica; fornire raccomandazioni per un miglioramento nell’offerta di cibo delle mense.

L’attuazione di questo progetto si propone per impattare positivamente sulla salute del pianeta Terra di risparmiare circa 5.300 tonnellate di CO2 equivalente e circa 2 milioni di metri cubi d’acqua in 3 anni.

Come raggiungere questo obiettivo?

«I nostri sistemi alimentari, le scelte che compiamo a tavola e, prima ancora, il modo in cui produciamo il cibo ci stanno allontanando dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Se da un lato più di 820 milioni di persone nel mondo non hanno cibo a sufficienza, dall’altro circa lo stesso numero soffre di obesità e di problemi di salute legati ad una scorretta alimentazione. I sistemi alimentari sono inoltre responsabili fino al 37% circa delle emissioni di gas a effetto serra globali e del 70%, in media, del prelievo e consumo di acqua dolce. Senza dimenticare che annualmente viene sprecato su scala globale circa un terzo del cibo prodotto. Adottando quotidianamente una dieta sostenibile potremmo apportare benefici alla nostra salute e a quella del Pianeta. SU-EATABLE LIFE punta proprio a questo. Oggi la fase sperimentale parte anche nelle mense universitarie e aziendali italiane. Nelle mense verranno promossi menù sostenibili, attività educative e informative e una piattaforma digitale dedicata per coinvolgere gli utenti, con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio e l’impronta idrica connesse alla dieta quotidiana delle persone» spiega il Prof. Riccardo Valentini, coordinatore del progetto.


Molto praticamente nelle mense scelte per l’attuazione del progetto saranno presenti piatti provvisti di bollino My Plate 4 the Future ovvero che secondo le indicazioni del progetto SU-EATABLE LIFE, generano un range compreso tra 0,80 e 1,0 kg di CO2 equivalente per pasto (impronta di carbonio) e che comportano, per la loro produzione, un consumo ridotto di acqua (impronta idrica).

SU-EATABLE LIFE, infine, ha elaborato 8 consigli pratici che se seguiti possono migliorare la propria salute e pesare meno su quella del  Pianeta.

Questi consigli possono essere seguiti da tutti, al di là dell’adesione al progetto:

1. Mangiare verdura, legumi e frutta fresca, frutta secca e cereali integrali.
2. Scegliere ingredienti di stagione, varietà locali o della tradizione.
3. Mangiare cibo fresco e quanto più possibile preparato naturalmente.
4. Bere molta acqua, se possibile del rubinetto, e non sprecarla.
5. Ridurre, riusare e riciclare i materiali usa e getta e gli imballaggi.
6. Non consumare troppa carne, soprattutto quella rossa, salumi e insaccati.
7. Non esagerare con formaggi, burro e latte.
8. Non sprecare cibo, mettendo nel piatto solo ciò che serve
 

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