Sanihelp.it – La Filariosi cardio-polmonare è una malattia che colpisce gli animali domestici causata da Dirofilaria immitis, un verme bianco, tondo, che può raggiungere anche 30 cm di lunghezza.
La malattia è diffusa soprattutto nel nord Italia, in particolare nella Pianura Padana, nelle zone intorno al Po e nelle zone lacustri, ma ormai si sta diffondendo inesorabilmente anche nel resto dell’Italia.
Il parassita viene trasmesso dalle zanzare, sia comuni che tigre, che possono pungere un cane malato e poi uno sano trasmettendogli la filaria. La filariosi inizia in modo subdolo poiché inizialmente non dà sintomi, e anche quelli iniziali possono essere confusi con altre patologie: tosse saltuaria, affaticabilità. In seguito compaiono difficoltà di respirazione, anoressia, dimagrimento, il cane ha il ventre gonfio e può svenire.
Tutto questo è dovuto al fatto che il parassita si stabilisce di preferenza nelle arterie polmonari e nel cuore.
Poiché non esiste alcun vaccino contro la filariosi, l’unica arma rimane la prevenzione, che consiste nella somministrazione mensile di farmaci per via orale o per via topica, oppure nella somministrazione di un farmaco per via parenterale, ad uso esclusivo del veterinario.
La prevenzione si inizia di solito ad aprile, considerando che questi farmaci hanno effetto retroattivo di un mese, tranne l’iniezione di moxidectina che protegge per tutta la stagione.
Per via orale si trovano in commercio farmaci a base di moxidectina, milbemicina ossima o ivermectina, che vanno somministrati una volta al mese da aprile a novembre.
Ricordiamo che l’ivermectina è estremamente tossica in alcune razze canine, come i Collie, razze simili e loro incroci, a causa di una mutazione genetica.
In commercio si trovano anche farmaci da somministrare localmente sulla cute dell’animale, le cosiddette formulazioni spot on, a base di selamectina o moxidectina, anch’esse da usare mensilmente.