Sanihelp.it – Lavorare da casa propria, senza dover affrontare spostamenti stressanti e il contatto con colleghi sgradevoli sembra la panacea di tutti i mali, ma così non è. Lo smart working, infatti, sebbene offra molti vantaggi sia per i lavoratori che per le aziende, presenta delle criticità.
Secondo numerosi studi, lo smart working aumenta la produttività dei dipendenti. Del resto i lavoratori risparmiano il tempo del viaggio tra casa e ufficio, evitando anche lo stress degli spostamenti nel traffico. Lavorare in casa propria inoltre, consente di limitare il contatto con il colleghi sgraditi e di minimizzare l’antagonismo.
Lavorare da casa fa bene anche all’ambiente. Meno lavoratori che si spostano per andare in ufficio favorisce il decongestionamento del traffico e di conseguenza un minor inquinamento. Tuttavia il tele-lavoro non è sempre ideale. Non è facile, infatti, evitare le continue distrazioni e le interruzioni mentre si lavora. Inoltre, il fatto di essere connessi da casa può generare l’equivoco di una reperibilità h24, compresi i fine settimana… un altro aspetto negativo è la difficoltà di condividere e scambiare idee.
Per organizzare il proprio smart working è importante quindi creare in casa uno spazio di lavoro, al riparo dalle intrusioni dei familiari, fare qualche pausa per sgranchirsi e allentare la tensione, fissare un orario e attenersi e soprattutto… smettere di pensare al lavoro a fine orario!