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Vaccino e acido ialuronico, nessuna controindicazione

Sicurezza in medicina estetica

Sanihelp.it – A seguito di quanto emerso nel report del 17 dicembre scorso «Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee December 17, 2020 Meeting Briefing Document» stilato dalla FDA in riferimento agli studi condotti sul vaccino Covid 19 prodotto da Moderna, la società scientifica Agorà, insieme al Collegio Italiano delle Società Scientifiche di Medicina Estetica composto da Sies e Sime, ha ritenuto fondamentale istituire un tavolo di lavoro scientifico per fare chiarezza sui tre casi di reattività al vaccino in pazienti con impianto di filler a base di acido ialuronico.


Sostenendo attivamente la campagna di vaccinazione in corso  ritenuta fondamentale per la salute collettiva, Agorà sottolinea che la finalità della vaccinazione è quella di stimolare il sistema immunitario al fine di sviluppare specifici anticorpi.

Studiando e approfondendo la documentazione relativa alle reazioni avverse connesse alla somministrazione del vaccino Covid19 e i filler a base di acido ialuronico, Agorà è giunta alla conclusione che un pregresso impianto di acido ialuronico non possa essere considerato in alcun modo una controindicazione all’esecuzione del vaccino contro in Covid-19 e in generale di qualsiasi vaccino.

Come prassi comune per tutti i trattamenti di medicina estetica emerge comunque l’utilità di adottare pratiche prudenziali, valide per qualsiasi formula vaccinale.

Innanzitutto è fondamentale informare adeguatamente i pazienti prima di eseguire il trattamento con un filler riportando l’indicazione nell’informativa e nel consenso informato.

Maglio poi evitare l’esecuzione del trattamento nel periodo immediatamente antecedente la vaccinazione e non eseguire prudenzialmente il trattamento tra la somministrazione della prima e della seconda dose di vaccino. L’indicazione è anche quella di non eseguire prudenzialmente il trattamento nel mese successivo alla vaccinazione.

Nella visita medica, effettuata sempre prima dell’esecuzione di qualsiasi trattamento di medicina estetica, si ritiene fondamentale la valutazione, non solo anamnestica ma anche di reazione infiammatorie e tempistiche di eventuali vaccinazioni già eseguite o da eseguire, con particolare attenzione alla campagna vaccinale Anti-Covid19.


Anche questo studio rientra nell'incessante opera di raccolta, analisi critica e statistica delle segnalazioni pervenute tramite l'Osservatorio istituito dal Collegio Italiano delle Società di Medicina Estetica nel 2015 e tutt'ora attivo. Alla raccolta dei dati segue un report a cadenza trimestrale con comunicazione alle Istituzioni preposte, alle Aziende produttrici e agli iscritti e l’elaborazione dei dati scientifici per eventuale pubblicazione a sei mesi dall'inizio della campagna vaccinale.

Tutto questo evidenzia ancora una volta la serietà con cui la medicina estetica si muove e suggerisce a chiunque desideri sottoporsi a un trattamento di rivolgersi esclusivamente a professionisti del settore, evitando medici o altri operatori improvvisati che non possono offrire le sufficienti garanzie di sicurezza e risultato.

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