Sanihelp.it – Il metodo Pilates ha ottenuto talmente tanto successo che si è pensato di trasferirlo in acqua, in modo da unire i benefici del Pilates e dell’esercizio fisico in acqua.
Questa (relativamente) nuova disciplina, chiamata anche Acqua Fit Lates, tende al raggiungimento del benessere della persona. I fondamenti dell’Acquapilates sono il movimento, il controllo e la respirazione. Questa straordinaria attività psicofisica ricerca l’armonia nel movimento e il controllo della postura corretta in sintonia con la respirazione. Il contesto acquatico in cui si svolge questo allenamento è gradevole e dinamico e richiede una profonda concentrazione. La temperatura dell’acqua deve essere regolata intorno ai 22-24°C. Per svolgere alcuni esercizi si possono utilizzare piccoli attrezzi, come per esempio delle molle vibranti o delle bande elastiche fissate al bordo della piscina, per allenare gambe e braccia.
L’Acquapilates riprende le linee guida del Pilates, concentrazione, fluidità nei movimenti, controllo mentale dei muscoli. È adatto a tutti coloro che vogliono migliorare la tonicità dei muscoli e la percezione di sé, raggiungendo uno stato di benessere di tutto l’organismo. Per le sue caratteristiche, in particolare la spinta idrostatica che il corpo riceve, è indicato per chi soffre di patologie osteo-articolari, per gli anziani, per chi è reduce da un trauma o un infortunio, ma anche per le donne in gravidanza, con le dovute modifiche, e per modellare il corpo in caso di obesità.
Ovviamente non si può pretendere di raggiungere risultati in poche sedute, ci vogliono costanza, tempo e dedizione.
Se si va in vacanza, non è necessario interrompere l’allenamento, anche al mare si può continuare a esercitarsi, per non vanificare i risultati fino a quel momento conseguiti.