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Salute del cane: attenzione alle processionarie

Salute e animali

Sanihelp.it – In questo periodo torna il pericolo processionaria. Questi lepidotteri, da adulti, sono inoffensivi, e in estate iniziano subito a cercare le piante più adatte per poter deporre le uova. Dopo circa 4 settimane si sviluppano le larve, che si nutrono di foglie e si spostano sui rami della pianta, fino a trovare un posto dove, in autunno, potranno costruirsi un nido per affrontare la stagione fredda.


Verso marzo-aprile giunge però il momento di lasciare il nido e di scendere dall’albero.

Le processionarie abbandonano dunque l’albero e in fila indiana si dirigono in processione (da cui il nome), alla ricerca di un luogo adatto in cui interrarsi, a circa 15 cm di profondità, per raggiungere la maturità e trasformarsi in adulto.

Il problema di queste larve è la presenza di peli urticanti che si disperdono facilmente e possono provocare reazioni allergiche, ma i più esposti al pericolo sono i cani, che annusando il terreno possono venire a contatto con questi peli, che possono essere ingeriti e venire a contatto con la mucosa orale, faringea, esofagea e gastrica. Questi peli contengono una tossina che provoca gravi lesioni infiammatorie e necrotiche che possono richiedere anche un intervento chirurgico.

Cosa succede al cane che viene a contatto con questi peli urticanti? Per la reazione, la lingua può aumentare di volume e arrivare a provocare soffocamento, possono inoltre manifestarsi salivazione eccessiva, difficoltà di deglutizione, difficoltà respiratoria, anoressia, febbre, vomito e diarrea, abbattimento.

La prima cosa che possiamo fare è cercare di allontanare i peli urticanti dalla bocca facendo sciacqui con acqua e bicarbonato (indossare i guanti per evitare il contatto con le mani).

Dopo questo primo intervento, recarsi subito dal veterinario, che somministrerà un’adeguata fluidoterapia, eventualmente corticosteroidi e antibiotici e dei sintomatici contro il vomito.


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