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Il CBD èun valido aiuto in caso di disturbi d’ansia?

Facciamo un po' di chiarezza

Sanihelp.it – Per chiunque si trovi alla ricerca di una soluzione naturale per combattere ansia e attacchi di panico il CBD rappresenta un composto essenziale che può aiutare a mantenere la calma specie nei momenti nei quali ci si trova eccessivamente sotto pressione. Il tutto, e questo è certamente non trascurabile, senza effetti collaterali psicoattivi.


Attualmente infatti i vari studi sul CBD non hanno riportato effetti collaterali negativi, specie se rispetto ad altri farmaci usati per trattare chi soffre di ansia. Anche in Italia dunque sono sempre più le persone che, avendo chiara o meno la normativa, stanno ordinando hashish legale di qualità online sui principali siti di riferimento.

Questo articolo analizza come il CBD possa aiutare a combattere l'ansia e gli attacchi di panico. Molte persone conducono infatti una vita stressante al giorno d'oggi e devono affrontare quotidianamente una forte pressione totalmente a discapito del corpo e della mente, non certamente progettati per uno stress così durevole, insistente ed invasivo.

Non sorprende quindi che sempre più persone non siano più in grado di gestire la pressione. Le conseguenze sono spesso disturbi d'ansia, che possono esprimersi in molti modi.

Il CBD può aiutare i disturbi d'ansia? La scienza lascia intendere che una strada c’è

Secondo uno studio statunitense, circa il 18% di tutti i cittadini americani soffre di disturbi d'ansia nell'arco di un anno. In Europa e in altre parti del mondo, i numeri non sono molto diversi. I consumatori di cannabis psicoattiva, nota anche come marijuana, spesso la consumano per rilassarsi la sera e affrontare lo stress della giornata.

Il CBD è simile al THC contenuto nella marijuana, ma non ha effetti psicoattivi. Molte persone possono quindi affrontare lo stress con l'olio di CBD e rilassarsi legalmente. Gli effetti positivi del CBD sui disturbi d'ansia sono dimostrati anche da studi scientifici.


Sebbene alcune persone non vedano l'ora di farsi "una canna dopo il lavoro", ci sono molti che non tollerano la cannabis psicoattiva. Ad esempio, alcune persone mostrano segni di paranoia dopo aver consumato marijuana. Questo accade soprattutto quando se ne consuma una quantità maggiore del solito.

Per questo motivo, alcune persone hanno deciso di combattere questa sensazione con l'olio di CBD. Le varietà di cannabis ad alto contenuto di CBD sembrano causare meno problemi si dimostrano maggiormente apprezzate anche da chi soffre di disturbi d'ansia.

L'olio di CBD agisce sul sistema endocannabinoide imitando le sostanze proprie dell'organismo simili ai principi attivi della cannabis, provocandone gli effetti.

La concentrazione di queste importanti sostanze nel corpo umano può ridursi in caso di disturbi, come il disturbo da stress post-traumatico o i disturbi d'ansia. Questo è stato dimostrato da diversi studi scientifici.

Negli ultimi tempi, la ricerca si è concentrata soprattutto sugli effetti del CBD sulla serotonina, un neurotrasmettitore presente nel cervello umano e nel sistema nervoso. La serotonina svolge un ruolo importante nell'umore (compresi i disturbi depressivi e d'ansia), nel sonno e in altri importanti processi biologici ed il CBD a quanto pare migliora proprio l'effetto dei recettori della serotonina

La maggior parte degli studi scientifici sull'effetto del CBD sui disturbi d'ansia sono "pre-clinici". In questo contesto, ciò significa che si trovano nella fase di sperimentazione animale e non sono ancora stati condotti sull'uomo.

Tuttavia, questi studi preclinici dimostrano già che il CBD funziona in modo simile ai farmaci da prescrizione per l'inibizione selettiva della ricaptazione della serotonina (SSRI). Migliora quindi l'azione dei recettori della serotonina nel cervello. Allo stesso tempo, come i farmaci SSRI, sembra promuovere la rigenerazione dell'ippocampo svolgendo un ruolo importante nella depressione e nei disturbi d'ansia.

Il CBD è sicuro?

Gli oli di CBD disponibili generalmente in commercio hanno dosaggi molto bassi.

Tuttavia, non si può dire con certezza se siano innocui, perché gli studi affidabili in merito sono ancora troppo pochi. Gli effetti collaterali tipici del THC non sono da temere. A differenza del THC, il CBD non ha effetti sulla frequenza cardiaca e sulla temperatura corporea.

Come abbiamo visto inoltre  chi assume olio di CBD non rischia nemmeno l'ansia che può insorgere dopo aver fumato erba. Inoltre, fatto certamente non trascurabile, secondo tutto ciò che si sa finora, il CBD non crea dipendenza e questo la dice lunga rispetto a una sua possibile futura implementazione per uso medico.

Come sappiamo infatti, i farmaci utilizzati per curare disturbi da stress e ansia sono tutto fuorché un toccasana da questo punto di vista.

Da quanto è emerso secondo i recenti studi, volendo riassumere, il CBD sembra attivare nell'organismo interruttori diversi rispetto al THC. Nonostante la sua somiglianza chimica con il THC, il CBD non attiva i recettori CB-1.

I suoi effetti sembrano basarsi su un'interazione con vari altri recettori. Tuttavia, i ricercatori non hanno ancora compreso appieno questa interazione.

Per chi volesse scoprire i benefici dei prodotti legali al CBD, come oli e hashish legale, consigliamo di rivolgersi a Justbob, indiscusso leader europeo del settore.

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