Sanihelp.it – Nel 2002, emanando le Linee guida per le Medicine e pratiche non convenzionali, la FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri) ha riconosciuto la Medicina Tradizionale Cinese, tra le altre discipline naturali, come modello di cura dotato di un proprio sistema per diagnosi, prognosi, terapia e prevenzione.
Questo riconoscimento ufficiale sancisce il successo e la diffusione anche in Occidente di un insieme di teorie e pratiche terapeutiche millenarie, fiorite in aree differenti dell’Asia centrale nel lontanissimo IV-III secolo A.C., quando Huangdi (il famoso Imperatore Giallo) la illustrò e la descrisse sotto forma di dialogo con il medico di corte Qi Bo nel famoso libro Huangdi neijing.
Da allora la MTC è conosciuta come una medicina globale, olistica, basata sull’osservazione della relazione che intercorre tra uomo e natura. L’osservazione attenta dell’ambiente circostante ha portato alla scoperta di medicamenti, alimenti, erbe, rituali e tecniche rivolti al mantenimento dello stato di salute e dell’equilibrio di ogni individuo, alla prevenzione delle malattie e al trattamento delle stesse nel rispetto della globalità della persona.
La MTC nasce come medicina rurale, con un linguaggio e una diffusione popolare. Intende la malattia come la disfunzione di un’entità viva, normalmente dotata di armonia, e considera la mente e il corpo come un’unità, che non può essere separata.
La diagnosi pone al centro la persona e considera quasi tutte le malattie croniche come manifestazioni di una particolare debolezza dell’individuo. Non esiste uno stesso rimedio per curare due persone anche se apparentemente affette dalla stessa malattia. La diagnosi precisa del tipo di squilibrio che ha colpito la persona porterà a una terapia individuale volta a migliorare la sua condizione di salute generale, cioè il suo benessere a livello non soltanto fisico, ma anche mentale e spirituale.
Le tecniche della MTC sono classificate in tre gruppi. Le tecniche interne comprendono la dietetica e la fitoterapia, quelle esterne sono basate principalmente sul massaggio, l’agopuntura e alcune pratiche correlate a quest’ultima, come la moxibustione (o moxa, cioè il riscaldamento di punti del corpo con coni di artemisia) e la coppettazione (consiste nell’applicazione di coppette di vetro o bambù sulla pelle da cui vengono aspirate le sostanze acide frutto di una dieta scorretta), infine alle tecniche miste appartengono le ginnastiche e gli esercizi psicoenergetici come il Qigong e il Tai Chi Chuan. Mentre la dietetica e gli esercizi psicoenergetici sono considerati tecniche di prevenzione, alla fitoterapia e all’agopuntura si riconosce prevalentemente valenza terapeutica.
Considerando tutte queste sotto-discipline, si capisce come i campi d’azione della MTC siano davvero vastissimi. Le applicazioni più diffuse riguardano malattie e sintomi da raffreddamento (tosse, raffreddore), disturbi reumatici, articolari o muscolari (mal di schiena, artrosi), disturbi mestruali, insonnia e dipendenza dal fumo.
Di recente sono stati messi in rilievo i vantaggi di questa cura su molte malattie della pelle come psoriasi e dermatiti ma anche su semplici inestetismi come acne, cellulite e rughe, che possono essere ricondotte a una rottura dell’equilibrio soma – psiche. L’agopuntura ha dimostrato in tali ambiti un’efficacia spesso superiore alle cure tradizionali, agendo sulla causa profonda del disturbo e risolvendo spesso alla base il problema.
Ma anche la prevenzione e la lotta all’obesità può trarre vantaggio da aghi, massaggi, attività fisica e indicazioni dietetiche stabilite dalle basi della medicina tradizionale cinese.